SIGNORA FORTUNA

 

 

C'è una strada chiamata Destino

che porta in collina.

C'è sul colle una casa argentata

dal chiaro di luna.

Chi va in cerca d'amore

ritrova una fata divina.

È signora del bene e del male

e si chiama Fortuna.

Bella, le dissi in pianto,

tu che fai tante grazie,

una soltanto:

Dammi l'amore di una bimba bruna.

Questa volta

m'hai chiuso la porta

Signora Fortuna.

Oh! Signora Fortuna.

Ed avevo una bella casetta

di sogni e d'amore.

Ed avevo un amore di bimba

dagli occhi di mare.

Ma l'ondata di vento

ha distrutto la casa e il mio cuore.

T'ho pregato, Signora Fortuna,

davanti all'altare.

Bella, se mi vuoi bene,

falla tornar ch'io muoio dalle pene,

non ho più amore,

non ho più nessuna.

Ed ancora

m'hai chiuso la porta

Signora Fortuna.

Oh! Signora Fortuna.

Ma stanotte guidato dal cuore

e da un raggio di luna,

ho ripreso la strada più antica

ch'è sempre più buona.

C'era un'ombra tremante,

la chioma più bianca che bruna,

e m'ha detto in un bacio:

Son mamma che mai t'abbandona.

Mamma, Fortuna mia,

questa è la miglior grazia

che ci sia

perché di mamma ce n'è solo una.

Questa volta

puoi chiuder la porta

Signora Fortuna.

Oh! Signora Fortuna