VERITA' E BUGIE A TAVOLA
La parola a Manuela Pastore, dietista di Humanitas.
Pane e pasta fanno ingrassare.
La frutta dopo il pasto ingrassa
Per dimagrire meglio saltare i pasti
I prodotti surgelati non sono “sani”
Le bibite gasate dissetano di più…
Il cioccolato è un antidepressivo
Un bicchiere di latte la sera concilia il sonno...
...mentre il caffè non fa dormire.
D’inverno è bene consumare alimenti ipercalorici.
L’olio d’oliva è il più grasso di tutti
Ci vuole il pesce per una buona memoria
La birra fa bene a chi allatta
Meglio evitare i grassi anche se si è magre
Un "bicchierino" e si sente meno il freddo
E la famosa mela davvero toglie il medico di torno?
Il miele è meno calorico dello zucchero.
Il gelato può sostituire il pranzo.
Le uova fanno aumentare il colesterolo.
I prodotti integrali sono meno calorici.
I biscotti e i dolci senza zucchero non fanno ingrassare.
Tè freddo e succhi di frutta vanno bene per chi è a dieta.
Gli stuzzichini non forniscono molte calorie.
Sono meglio i grissini del pane.
E’ meglio usare la margarina che il burro.
I surgelati non sono naturali.
Bisogna evitare il pesce grasso.
La cottura nel microonde fa male alla salute.
Falso/vero
tutto dipende dalle quantità e da come viene condita
una porzione di pasta contiene:
• senza condimento 300 kcal
• al burro 370 kcal
• al ragù 450 kcal
• alle verdure 400 kcal
• alla carbonara 580 kcal
Falso
La frutta ha le stesse calorie in qualunque momento della giornata venga
consumata, ma è facilmente fermentabile. E’ meglio evitare di consumare grandi
quantità di frutta con altri alimenti, specialmente amidacei (riso, mais,
patata, zucca, ecc.), per evitare fastidiosi gonfiori soprattutto se si soffre
di colite.
Falso
Una dieta equilibrata, anche se ipocalorica, deve essere distribuita fra i 3
pasti principali per assicurare livelli fisiologici di glicemia ed insulinemia.
Saltare un pasto fa venire fame nei momenti più impensati e spesso porta a
mangiare alimenti più calorici e meno sazianti di un pasto studiato. Inoltre il
pasto successivo (spesso quello serale) risulta più abbondante.
Falso
Il patrimonio vitaminico e il valore nutritivo degli alimenti si mantiene
inalterato se viene mantenuta la “catena del freddo” (temperatura costante fino
al consumo a -18°C) e se la qualità, la freschezza e le modalità di preparazione
del prodotto di partenza sono adeguati.
Falso
Le bibite addizionate di anidride carbonica provocano inizialmente una
sensazione dissetante e di freschezza dovuta ad una specie di paralisi
momentanea delle ghiandole salivari.
Tutto ciò è di breve durata: scomparso il benessere la sete torna a farsi
sentire accentuata dallo zucchero presente nella bevanda
Vero/falso
Il grado alcolico della birra va dai 3° delle leggere al 6° di quelle ad alta
gradazione, normalmente è inferiore a quello del vino che è di circa10-12°.
La birra contiene inoltre dal 2 al 5% di zucchero che contribuisce ad aumentare
l’apporto calorico.
Un consumo moderato è accettabile, il problema sorge se viene utilizzata in
grandi quantità come bevanda dissetante anche fuori pasto.
Sì e no
E’ un alimento molto calorico: una tavoletta da 100 g fornisce circa 500 kcal
che corrispondono ad ¼ del fabbisogno calorico quotidiano di una donna adulta
che svolge una moderata attività fisica, se però viene consumato occasionalmente
ed in piccole quantità, non può da solo fare ingrassare.
Vero/falso
Un cioccolatino ogni tanto può aiutare se si è un po’ giù ma non aspettiamoci
effetti miracolosi.
Il cioccolato contiene alcune sostanze attive sul sistema nervoso centrale in
grado di migliorare l’umore: prima di tutto serotonina, uno dei principali
neurotrasmettitori che svolge un’azione inibitoria e tranquillizzante ma anche
feniletilamina liberata dall’organismo anche nella fasi dell’innamoramento e due
indispensabili aminoacidi (fenilalanina e tirosina) importanti per la formazione
di sostanze mediatori del benessere.
Falso. Se il fegato è sofferente (epatite, cirrosi etc),
l’unico vero divieto è sul consumo di alcol. Le uova invece vanno evitate in
caso di calcoli alla cistifellea perché stimolando la contrazione della
cistifellea possono provocare una colica. Una volta però rimossi i calcoli, le
uova possono tornare a fare parte delle abitudini alimentari.
E’ un’altra credenza sbagliata. E’ ormai dimostrato che le uova non affaticano
il fegato. Possono causare coliche nelle persone che soffrono di calcoli alla
cistifellea.
Vero. Le sostanze-farmaco dovrebbero essere i cosiddetti
solfuri allilici contenuti pure, nella stessa famiglia, in cipolla e scalogno.
Che l’aglio protegga dalle malattie cardiovascolari è ancora da dimostrare
mentre numerosi studi indicano che addirittura potrebbe essere un antitumorale.
Di recente, in un centro universitario della Pennsylvania hanno visto che la
proliferazione delle cellule di cancro al colon trattate con estratti di aglio
era inferiore del 60 per cento rispetto a quelle non curate.
Vero. Il latte contiene il triptofano, una sostanza che
rilassa e favorisce una buona dormita. Non per nulla è il precursore della
serotonina, l’ormone del piacere, dell’appagamento Se poi il latte è zuccherato
il sonno è sicuro perché lo zucchero facilita l’assorbimento del triptofano.
Che, per inciso, si trova pure in tutti i carboidrati (pane, pasta, riso etc).
Vero e falso. Nella tazzina tanto amata dagli italiani c’è
l’eccitante caffeina che come tale agisce. Ma non su tutti. C’è chi stenta ad
addormentarsi se prende un caffé nel tardo pomeriggio ma c’è anche chi può
prenderne a sera inoltrata e dormire appena a letto. Il caffè, peraltro,
contiene pure melatonina, una sostanza che favorisce il rilascio di serotonina,
neurormone rasserenante. Insomma, la reazione è soggettiva.
Falso. Non si ha bisogno di maggiori introiti
calorici a meno che non si facciano lavori o sport a temperature rigide e con un
grosso dispendio energetico.
Falso. Forse condizionati da uno spot televisivo
crediamo anche noi che un olio di semi sia meno calorico dell’olio d’oliva? Non
è vero, tutti gli oli forniscono 900 kcal ogni 100 g.
Falso. La virtù deriverebbe dal fosforo che il pesce
contiene ma nessuno ha mai provato scientificamente che sia vero. Il fosforo fa
bene ma per altri motivi. Come quello di fortificare ossa e denti. E il pesce fa
bene comunque. Soprattutto per gli acidi grassi polinsaturi che fluidificano il
sangue. Un consiglio: preferite quello azzurro (acciughe, sgombri etc), ne è più
ricco e costa meno.
Falso. La birra non è galattologa, non stimola cioé la
produzione di latte da parte della ghiandola mammaria. E, tra l’altro, per il
contenuto alcolico, sebbene modesto, è una bevanda da limitare durante
l’allattamento.
Falso. Dei grassi l’organismo ha un bisogno vitale per
rispondere alle esigenze delle membrane cellulari soprattutto nervose e tutte le
componenti muscolari e ghiandolari. I grassi inoltre sono indispensabili per il
trasporto delle vitamine liposolubili (A, D, E e K), importantissime per le loro
funzioni di protezione della cute e della vista, antiossidanti, di
fortificazione delle ossa e per mantenere efficienti i meccanismi di
coagulazione del sangue.
In una dieta equilibrata è indispensabile che il 30 per cento dei principi
nutritivi assunti sia di grassi (il 20 di proteine e il 50 di carboidrati).
Meglio se sono quelli dell’olio d’oliva crudo e del pesce ma se in minima parte
provenissero dal burro crudo si sfrutterebbe una delle pochissime fonti
alimentari contenenti vitamina D.
Falso. La sensazione che una bevanda alcolica ci
riscaldi è dovuta all’effetto vasodilatatore dell’alcol che però agisce solo
localmente e momentaneamente (più o meno è lo stesso effetto che producono le
pietanze piccanti). Quindi, non solo è una sensazione fittizia ma il corpo perde
calore proprio a causa della vasodilatazione.
Vero/falso. Polpa, buccia e torsolo sono ricchi di sostanze
salutari come polifenoli e antocianine che non nutrono ma proteggono
l’organismo, ma purtroppo non si mangiano mai!!. Ecco le ultimissime. Alla
Cornell’s Food Science and Toxicology Department di Ithaca (New York) hanno
scoperto che le proprietà antiossidanti di una mela (cruda) sono pari a 1.500 mg
di vitamina C. Oltre a prevenire la formazione dei radicali liberi (il che
significa anche mantenere un aspetto giovane), la mela, o meglio la fibra che
contiene (circa 12.7 g ogni 100 g di parte commestibile), tiene egregiamente a
bada colesterolo e glicemia.
Il miele e lo zucchero di canna sono solo meno lavorati e
più “naturali” dello zucchero bianco, ma forniscono le stesse calorie.
Non è del tutto falso, perché il gelato è un alimento
completo dal punto di vista nutrizionale. Non ha però la stessa capacità di
saziare dei cibi che si mangiano abitualmente ai pasti. Il rischio, quindi, è
quelli di sentire fame prima di sera e di spiluccare qua e là. Il consiglio
degli esperti è quello di mangiare il gelato come spuntino una volta ogni tanto
o come dolce quando si va al ristorante. Anche se è calorico è sicuramente meno
pericoloso per la linea rispetto a torte e dolci elaborati. E per tagliare sulle
calorie si può scegliere il sorbetto alla frutta.
La pizza è un ottimo piatto unico, completo perché
contiene carboidrati, grassi e proteine. Naturalmente bisogna scegliere una
pizza semplice ed evitare aggiunte di panna, tonno, uova o prosciutto. Le
migliori sono le pizze con le verdure, che completano il pasto con fibre,
vitamine e minerali.
Non tutta la carne di maiale è uguale. Se prosciutto e
insaccati devono essere consumati con moderazione perché ricchi di grassi e
sale, la lonza, la parte più magra del maiale, può essere consumata
tranquillamente. Ha infatti le stesse caratteristiche nutrizionali della carne
bianca.
Le uova sono sicuramente ricche di colesterolo. Tuttavia
si è visto che 2 uova la settimana non fanno alzare i livelli di colesterolo nel
sangue. Per chi soffre di ipercolesterolemia l’importante è tenere conto anche
delle uova che vengono usate per preparare altri alimenti (dolci, polpettoni,
torte salate).
Pane, pasta e biscotti integrali sono utili perché
forniscono fibre. Ma non sono meno calorici dei prodotti raffinati, anzi spesso
forniscono persino più calorie. La fibra, infatti toglie sapore, che viene
reintegrato aggiungendo grassi e zuccheri.
Questi prodotti non contengono saccarosio, il comune
zucchero da tavola, ma hanno altri zuccheri. Forniscono quindi sempre una certa
quantità di calorie. Il rischio, poi, è quello di mangiarne di più perché si
pensa che non facciano ingrassare.
Tè freddo e succhi di frutta contengono zuccheri,
esattamente come le bibite gassate. Bisogna quindi consumarli con moderazione e
come spuntini. Occhio anche ai succhi di frutta senza zucchero aggiunto, perché
contengono comunque gli zuccheri derivati dalla frutta.
Salatini, biscottini, scaglie di grana e
tutti gli stuzzichini forniscono invece diverse calorie e possono essere i
principali colpevoli dei chili di troppo. Spesso si mangiano quando si ha molta
fame e non ci si riesce a frenare. Invece di uno spuntino goloso, perciò, è
meglio un frutto o della verdura. Oppure si può bere un po’ d’acqua: spesso
basta a placare la fame momentanea.
Mangiare i grissini o i cracker al posto del
pane quando si è a dieta non ha senso. A parità di peso, infatti, grissini e
cracker contengono più calorie del pane. Per rendere più gradevoli questi
prodotti secchi, vengono aggiunti zuccheri e grassi che non si trovano nel pane.
Per fare andare d’accordo dieta e digestione, chi trova pesante il pane può
scegliere quello con meno mollica. Fermenterà di meno e sarà quindi “leggero”
come i prodotti secchi.
L’olio (di oliva, ma anche di semi) è un grasso e come tale
è molto ricco di calorie. Non esistono quindi oli dietetici, intesi come
prodotti ipocalorici. Ci sono invece oli che vengono definiti dietetici perché
sono integrati con delle vitamine.
La margarina viene prodotta a partire da oli vegetali
che contengono acidi grassi polinsaturi migliori di quelli contenuti nei grassi
di origine animale come il burro. I processi di lavorazione che permettono di
solidificare e ottenere la margarina però, alterano questi acidi grassi
rendendoli di scarsa qualità dal punto di vista nutrizionale. Nei piatti che
richiedono condimenti solidi è quindi meglio usare il burro (sempre in piccole
quantità), i cui grassi sono più “buoni” di quelli della margarina.
I prodotti surgelati che derivano da alimenti
freschi (ad esempio verdure e pesce) sono ottimi dal punto di vista nutrizionale
e igienico. Le basse temperature non alterano il contenuto di principi
nutritivi, vitamine e minerali. Il discorso è un po’ diverso per i piatti
precotti che contengono grassi, utilizzati nella preparazione, e che quindi sono
sempre ipercalorici.
E’ uno degli errori più diffusi, ma non è
assolutamente vero che chi è a dieta deve evitare pane, riso e pasta. Zuccheri o
carboidrati, infatti, costituiscono la principale fonte di energia
dell’organismo e dovrebbero rappresentare più del 50% delle calorie introdotte
ogni giorno. Se non se ne mangiano a sufficienza, l’organismo si affatica perché
deve ricavarli da altre fonti. E in più, prima o poi arriva la voglia di
zucchero, che spesso si traduce in un dolce magari fuori pasto o dopo cena, ben
più rischioso per la linea di un piatto di pasta.
In realtà non esistono formaggi magri: i fiocchi di
latte o la ricotta (prodotti a partire dal siero e non dal grasso del latte) ed
i formaggi light ( privati di parte del grasso) contengono l’11-13% di grassi,
almeno il doppio rispetto ad un piatto di pesce o di carne. I formaggi freschi
(mozzarella, stracchino, crescenza) hanno circa il 20% di grassi. E con i
formaggi stagionati (grana, parmigiano, taleggio, gorgonzola), la quota di
grasso arriva anche al 35%.
Certo, la frutta non contiene grassi ed è meno
calorica di dolci e stuzzichini vari, ma contiene zuccheri. Mangiarne troppa,
quindi, può introdurre troppe calorie. Il discorso vale per tutti i frutti e non
solo per banane, fichi e cachi. Che fare allora? Mangiare 2-3 frutti al giorno è
indispensabile, ma non bisogna esagerare: 4-5 frutti hanno le stesse calorie di
un piatto di pasta e saziano di meno.
E’ vero che alcuni pesci, come il salmone, il
tonno o lo sgombro, sono più grassi di altri. Tuttavia si parla sempre di
contenuti moderati di grassi (al massimo 5-6%). E in più si ha a che fare con
acidi grassi polinsaturi e con i famosi omega 3, sostanze utili per la salute di
cuore e arterie. Niente paura, il pesce ha poche calorie ed è facilmente
digeribile, quindi si al pesce anche tutti i giorni soprattutto quando si è a
dieta.
Al contrario di quanto si pensa, la cottura al
microonde è una delle migliori, perché permette di non utilizzare condimento.
Inoltre, visto che i tempi di cottura sono brevi, il contenuto di vitamine e
minerali degli alimenti non subisce alterazioni.
I dolcificanti artificiali, cioè la saccarina,
l’aspartame e l’acetilsulfame non hanno calorie e, se consumati alle dosi
indicate, non sono assolutamente dannosi per la salute. In ogni caso non è un
obbligo usarli perché 1-2 cucchiaini di zucchero al giorno non sbilanciano le
entrate caloriche anche di chi è a dieta.